Nido d'infanzia: un percorso sensoriale nel parco.

Il parco pubblico Pietro Nenni è uno spazio verde, vicino alla scuola, spesso frequentato da bambine e bambini insieme alle insegnanti, oltre che insieme alle famiglie.

Uno spazio quieto e riparato, in cui è possibile trovare molti stimoli per riflessioni e pensieri, anche quando non si va in golena. Un approccio pedagogico che includa l’esperienza in natura in maniera completa, riesce infatti a prescindere dalla “qualità” o “vastità” di quegli spazi. Certo un grande bosco, o un ambiente naturale ampio e originale come la golena offrono moltissimi stimoli (e forse qualche complessità in più). Ma la capacità di problematizzare, di fare domande, di assecondare stimoli e curiosità si esprime in ogni azione, in ogni scoperta, anche nel più circoscritto spazio di un parco urbano. Un’esperienza, quella all’aria aperta, che valorizza, in più, il valore del pubblico, del condiviso, del democratico. In contesti di questo tipo, più ancora che a scuola, è possibile toccare con le proprie mani il valore di uno spazio di tutti, del rispetto e della cura che esso merita tanto più perchè patrimonio di tutti.
Un senso di appartenenza al mondo che rimane la nostra unica speranza per un futuro più sostenibile, ma anche più democratico.

La teoria pedagogica non può limitarsi a formulare progettualità  relative alla gestione dei contesti di apprendimento o all’organizzazione scolastica, ma dovrebbe costituirsi come discorso capace di una problematizzazione radicale delle questioni che generano la complessità  della fenomenicità  educativa, e a partire da questa analisi disegnare possibili sentieri dell’agire. Non si tratta di fornire indicazioni regolative, ma visioni da interpretare.

Educazione ecologica, Laterza, Luigina Mortari

learning contexts

Traces, paths, proposals, horizons